“L’appello del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, va sostenuto. Il futuro del nostro Paese passa dalla generazione di un futuro per le aree interne, per i borghi, per le aree periferiche per il cui rilancio servono progetti ad hoc di partenariato sociale”.
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda.
“Tutte le comunità sono importanti, è qui che i legami si rinsaldano e ci si ritrova. Servono progetti che attraggano fondi pubblici e investimenti privati per rivitalizzare e far ripartire le aree interne - dichiara la presidente Giachetti -. Come Aidda vogliamo stimolare la realizzazione di progetti di sviluppo economico e sociale che attraverso la valorizzazione di musei, luoghi della cultura, paesaggi rurali storici, produzioni agricole avviino un processo virtuoso di nascita di attività di prossimità che inducano naturalmente il ripopolamento di territori periferici. Ne abbiamo parlato anche con la ministra Roccella che ci ha ricevuto lo scorso 11 luglio”.
“La proposta di Aidda si basa sulla piena attuazione dell’articolo 55 del Codice del Terzo Settore che riguarda il coinvolgimento attivo degli enti del terzo settore, attraverso forme di coprogrammazione, coprogettazione e accreditamento – spiega Giachetti -. E’ necessario che il mondo imprenditoriale, Università e Terzo Settore, insieme alla parte pubblica, si alleino, in forme di partenariato sociale e speciale in grado di programmare e realizzare in maniera integrata progetti (possibili modelli) di sviluppo territoriale e non solo”.
Intervista in tre domande alla Presidente Nazionale Antonella Giachetti sulla proposta di Aidda contro lo spopolamento dei borghi e la denatalità.