“Di fronte alle immagini di devastazione che continuano ad arrivarci da diverse parti d’Italia, come l’Emilia Romagna, la Liguria, le Marche, la riflessione che dobbiamo fare è che sugli effetti dei cambiamenti climatici e la sicurezza idrogeologica non si può più ragionare in termini di emergenza. Servono interventi pianificati e di lungo periodo per contrastare fenomeni che con ogni evidenza non sono né estemporanei né passeggeri".
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.
“Come Aidda - dice Giachetti - esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i cittadini e alle imprese colpiti dall’ondata di maltempo. Ma la solidarietà non basta, serve una riflessione collettiva profonda su come affrontare questi fenomeni. Fiumi e torrenti non reggono l’impatto di grandi quantità di pioggia in poco tempo, dunque bisogna costruire opere per evitare che i fiumi esondino. Ci sono diversi approcci: alzare gli argini, scavare i letti dei fiumi, costruire bacini e dighe a monte delle zone in pericolo o alzare quelle esistenti. Questo è solo il primo passo. Purtroppo in questi giorni - continua Giachetti - abbiamo visto fiumi straripare anche in zone dove la manutenzione era stata fatta”.
“Senza interventi tempestivi e strutturali, sarà difficile evitare nel prossimo futuro danni come quelli che vediamo in questi giorni e anche la perdita di vite umane. A questo proposito - conclude la presidente di Aidda - crediamo che sia necessaria anche una riflessione sull’attuazione dei piani di emergenza della Protezione civile.
Noi crediamo che servano piani di prevenzione a livello regionale che prevedano una partecipazione larga delle comunità interessate tramite il coinvolgimento dei soggetti del Terzo settore. E' una proposta che abbiamo lanciato durante il convegno sull'acqua che come Aidda abbiamo organizzato una settimana fa a Bari e che torniamo a rilanciare oggi davanti alle drammatiche immagini che arrivano dall'Emilia Romagna, dalle Marche e dalla Liguria”.