“I dati sul Gender Pay Gap mostrano ancora una volta un disequilibrio di sistema della nostra società: il divario in Italia è troppo ampio, peggior dato dell’area Ocse, servono misure per contrastare questa situazione strutturale la cui causa principale si annida proprio nella necessità di molte donne di dividersi tra lavoro e famiglia La parità deve partire da qui, servono misure che aiutino le giovani madri e non le costringano a dover scegliere tra lavoro e famiglia”
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda – Associazione Donne Imprenditrici, commentando i dati di Ocse Education at a Glance 2024, il Rapporto dell’Ocse sull’istruzione, secondo cui le giovani donne laureate in Italia guadagnano il 58% in meno rispetto ai propri coetanei uomini.
“La fotografia dell’Ocse preoccupa e conferma un problema strutturale del nostro paese – continua Giachetti –. Il tema riguarda sia la diversità di stipendi che l’occupazione: nonostante ottengano risultati scolastici migliori, le donne tra i 25 e i 34 anni hanno meno probabilità di essere occupate rispetto agli uomini. Sono necessarie misure che garantiscano alle donne il diritto di decidere il proprio destino professionale, bisogna tutelare le donne, che si fanno maggior carico del supporto alla famiglia in termini di cura, non solo dei figli, ma anche dei genitori e dei nonni”.
“Come Aidda – dice Giachetti – da tempo abbiamo lanciato la proposta di defiscalizzare le spese legate alla maternità e in genere alla cura della famiglia sostenute dalle donne, con la consapevolezza che servirebbero urgentemente altre misure strutturali: nuovi asili nido, potenti interventi sulle infrastrutture sociali in genere e l’ampliamento dei servizi di prossimità. Intanto però la politica potrebbe rendere immediatamente deducibili dal reddito i costi sostenuti per babysitter e badanti e collaboratrici domestiche sostenute da donne che hanno un lavoro. La parità deve partire da qui”.