L'evento è anche l'occasione per parlare di "PNRR, un’opportunità per le imprese".
Presidente AIDDA Antonella Giachetti
Napoli, 4 novembre 2021 - “Per affrontare le sfide che il futuro ci presenta c'è bisogno di valori femminili, questo Paese ha bisogno di donne, la politica ne prenda consapevolezza, le forze economiche e sociali facciano sentire la propria voce: il tempo di una donna presidente della Repubblica italiana è maturo". A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, che il prossimo 4 dicembre a Napoli lancerà una campagna sul tema, un'iniziativa di sensibilizzazione nazionale sul persistere di scarsa presenza femminile nelle istituzioni e nella politica e sulla necessità di un segnale forte per la presenza femminile nelle istituzioni, in grado di segnare una svolta a tutti i livelli.
"La campagna si chiama "Una donna al Quirinale", l'idea è lanciare una petizione popolare, anche virtuale: serve coraggio, in un piano di trasformazione del sistema c’è bisogno delle donne e del valore della cura di cui le donne sono naturalmente portatrici eppure l'ultimo passo, il passo nei luoghi delle grandi scelte, si rivela sempre complicato: adesso è il momento di compierlo, di spingersi in avanti. E stavolta una grande mobilitazione dell'associazionismo e delle forze sociali ed economiche può contribuire" esorta Giachetti.
Giachetti: “Dopo la pandemia è il momento del coraggio, i tempi sono maturi”
Napoli, 4 dicembre 2021 - I tempi in Italia sono maturi per una svolta femminile che porti finalmente “Una donna al Quirinale”: è questo il titolo della campagna lanciata oggi da Aidda, l’associazione italiana che valorizza e sostiene l'imprenditoria al femminile, con un evento a Napoli dal quale è partita anche una petizione popolare online. La campagna è stata lanciata in occasione delle celebrazioni per i 50 anni di attività della delegazione Aidda Campania che per l’occasione ha riunito a Napoli le imprenditrici dell’Associazione provenienti da tutta Italia. L’iniziativa, voluta dalla presidente della Delegazione Aidda Campania, Concita De Vitto, è stata organizzata dalla vice presidente nazionale di Aidda Marta Catuogno, dalla socia di Aidda Campania Bianca D’Angelo e dalla consigliera nazionale Carla Librera con il contributo di tante socie di Aidda Campania.
Sono sette le virtù presidenziali indicate durante l’iniziativa e che saranno i pilastri portanti della campagna di sensibilizzazione voluta dalla presidente nazionale di Aidda, Antonella Giachetti:
Capacità di unire un Paese diviso
Sguardo 'glocal': orizzonte internazionale, ma radici nei territori
Ascolto e naturale empatia
Conoscenza profonda del quadro costituzionale, giuridico e di governance con buona conoscenza di inglese
Rispetto del ruolo tradizionale di super partes
Attenzione primaria ai concetti di cura relativa alle persone, all’ambiente, alle relazioni e di one Health, la salute di tutto l’ecosistema che comprende l’uomo e tutto l'ambiente
Equilibrio fisico e psicologico
Caratteristiche intrinseche dell’essere donna e che sarebbe l’ora di portare nel ruolo più prestigioso del Paese, quello che ha il compito di rappresentare l’unità nazionale. A maggior ragione oggi che l’Italia si appresta ad affrontare le difficili sfide della ripresa, dopo l’emergenza sanitaria del Covid, e le opportunità del Pnrr è necessario che il prossimo presidente della Repubblica metta al centro i valori al femminile: primo tra tutti il concetto di ‘cura’, cura del Paese, delle istituzioni, della famiglia, dell’essere umano e dell’ambiente; e poi quello, oggi così cruciale, della sostenibilità che non significa solo contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche contrasto alla povertà sociale, economica, culturale e di valori.
“Abbiamo lanciato questa campagna - spiega la presidente Giachetti - perché siamo convinte che questo Paese abbia bisogno della sensibilità e delle peculiarità delle donne. Per affrontare le sfide che il futuro ci presenta c'è bisogno di valori femminili, è quindi l’ora che la politica, le categorie, le associazioni, gli enti sociali ed economici ne prendano consapevolezza e si organizzino di conseguenza valorizzando le loro risorse al femminile. Sappiamo bene che il mondo non tornerà mai come prima del Covid, la pandemia è per tutti noi uno spartiacque storico, un nuovo punto di partenza. E’ il momento di tirare fuori il coraggio di cui questo Paese è capace, rompere i vecchi e polverosi schemi, affrontare con speranza e determinazione e non con timore il futuro che ci aspetta. E’ quindi il momento di compiere le svolta storica che questo Paese aspetta da tempo: i tempi sono maturi per portare una donna al Quirinale”. E se anche questa volta dovesse toccare a un uomo rappresentare l’unità italiana, conclude Giachetti, “speriamo con questa campagna di iniziare un nuovo percorso, da condividere anche con altre associazioni, che semini un cambio di paradigma i cui frutti potremo raccogliere tra sette anni”.
Per il lancio della campagna “Una donna al Quirinale” Aidda ha voluto coinvolgere come prime testimonial dell’iniziativa le proprie associate sotto i 48 anni, che hanno risposto con entusiasmo all’invito, nella convinzione che rappresentando non solo il futuro della Associazione, ma il futuro della società in cui viviamo, debbano essere le prime protagoniste della trasformazione verso un'importante integrazione di valorialità femminili nella costruzione e nella organizzazione della nostra società. All’appello della presidente Giachetti hanno risposto subito sette giovani associate che sono state presentate come le testimonial della campagna. Tra queste Francesca Romana Memoli che si è detta “onorata di sostenere attivamente la campagna “Una donna al Quirinale” lanciata da Aidda, rimanendo fortemente convinta che l’elemento femminile in ruoli istituzionali possa realmente dare quel valore aggiunto per affrontare le sfide future, stimolando una trasformazione del paradigma del pensiero conservatore. Confermo la mia incondizionata disponibilità a sostenere la sottoscrizione della petizione. Grata di questa opportunità di perorare un concreto personale orientamento non solo ideologico a sostegno della ‘valorialità’ femminile in ogni campo, avrò il piacere di apprendere di più di questo progetto, per poter individuare il mio migliore contributo operativo”. Anche Martina Burlando ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Giachetti. "Poter anche solo immaginare un presidente della Repubblica Donna, è già un grande passo. Noi donne possiamo fare tutto e siamo così testarde e determinate che ci riusciremo. Pertanto conta pure su di me”. Ma le adesioni alla campagna continuano ad arrivare: al momento sono 19 le imprenditrici di Aidda scese in campo per sostenere la necessità di “Una donna al Quirinale”. Ecco i loro nomi: Antonella Chechile, Francesca Romana Memoli, Federica Cazzola, Valentina Di Gregori, Raffaella Pannuti, Federica Sartor, Veronica Caprio, Beatrice Lomaglio, Giorgia Sartini, Elisa Amelia, Martina Burlando, Enrica Nano, Antonella Riboldi Brunamonti, Luisa Anfossi, Francesca Monti, Cristina Pilone, Patrizia Lusi, Suela Musmuca e Paola Castellacci.
Questo il link per firmare la petizione https://www.change.org/p/aidda-una-donna-al-quirinale
CAMPAGNA AIDDA
"UNA DONNA AL QUIRINALE"
"...L’Aidda, l'Associazione delle donne dirigenti d'azienda ha lanciato una campagna e una petizione perché sia una donna a salire al Quirinale e sia portatrice, oltre che delle caratteristiche imprescindibili del ruolo, anche di aspetti “intrinsechi dell'essere donne”, dall’attenzione alla cura all’empatia...
CS AIDDA 18 gennaio 2022 - “Una donna al Quirinale”, il 20 gennaio si chiude la campagna Aidda"
Firenze, 18 gennaio 2022 – All'Italia serve una svolta rosa con l'elezione di una donna a Presidente della Repubblica. A chiederla è Aidda, l’associazione italiana che valorizza e sostiene l’imprenditoria al femminile, che per giovedì 20 gennaio alle 18.30 ha organizzato una tavola rotonda on line dal titolo “Una donna al Quirinale” (si potrà partecipare al link https://youtu.be/mF90E9vLIfQ).
A confrontarsi saranno la “padrona di casa” Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda; Linda Laura Sabbadini, chair di Women20, uno degli engagement group dell’ultimo G20; Paola Balducci, docente dell'università Luiss e già componente del Consiglio superiore della magistratura (Csm); Elisabetta Fabri, presidentessa e amministratrice delegata del gruppo Starhotels; Grazia Francescato, leader ambientalista e in precedenza parlamentare; Agnese Pini, direttrice del quotidiano La Nazione, media partner dell’iniziativa.
“Una donna al Quirinale”, non a caso, è il titolo della campagna lanciata a dicembre da Aidda, dalla quale è partita una petizione online che ha raggiunto quasi 2.500 firme con l’adesione di alcune importanti figure del mondo della cultura, della politica e delle istituzioni.
“È la dimostrazione – commenta Antonella Giachetti, presidente dell’associazione – che i tempi sono maturi per una svolta epocale per l’Italia: eleggere una donna nel ruolo più prestigioso, quello che rappresenta l’unità nazionale. Quale momento migliore, se non quello di grande trasformazione che ci apprestiamo a vivere. L’emergenza Covid, infatti, ha impresso modificazioni potenti per cui niente sarà più come prima – prosegue Giachetti – e mai come adesso sarà inevitabile e necessario rompere i vecchi paradigmi e ripartire con slancio verso il futuro. A breve termine, si presenteranno davanti a noi le delicate sfide imposte dalla transizione economica e sociale. Per superarle nel migliore dei modi sarebbe essenziale riportare al centro della vita pubblica valori femminili come la sensibilità e la ‘cura’, valore che dovrebbe assumere una dimensione pubblica e non dovrebbe essere più relegato nella sola dimensione privata, cura quale responsabilità per il Paese e soprattutto per gli esseri umani dopo un periodo di grandi e dolorose prove.
“Avere per la prima volta una donna al Quirinale – conclude – costituirebbe un messaggio fondamentale anche per le nuove generazioni, per far sapere a tutte le ragazze e i ragazzi che si stanno impegnando a portare avanti battaglie per l’inclusione e la sostenibilità che nessuno dei loro sforzi è stato inutile. Nemmeno questo lo sarà dal momento che, comunque vada, avremo lasciato semi importanti da raccogliere tra sette anni, alla fine del prossimo mandato”.