Lombardia

NextGenerationEU: quali nuove food e farm policies per le aree metropolitane

incontroAidda3.jpg

L’incontro NextGenerationEU: quali nuove food e farm policies per le aree metropolitane   inserito nei dialogues del Food Systems Summit 2021, si è aperto con la lettura del saluto inviato dall’Ambasciatore Giorgio Marrapodi, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In particolare Marrapodi ha sottolineato “quanto il nostro paese faccia in materia di sicurezza alimentare, con una riflessione continua, un’elaborazione di politiche e di soluzioni in costante aggiornamento e in particolare sulla resilienza di sistemi a filiera corta, con progetti che hanno portato alla ricostruzione di filiere distrutte da conflitti, valorizzando i prodotti locali, creando le condizioni per le imprenditrici agricole, essenziali nel cambio di passo di una culturale globale che ha bisogno ancora di un’accelerazione in materia di eguaglianza di genere”

Luisa Cazzaro, presidente della Delegazione Lombardia, ha sottolineato come sia importante avere il coraggio di cambiare oggi per costruire il futuro, lo si può fare prendendosi cura gli uni degli altri e assumendosi la responsabilità della conoscenza e dell'educazione. Tiziana Vallone, vicepresidente Delegazione Lombardia e promotrice dell'evento, ha sottolineato come non sia più rimandabile una riflessione sui sistemi del cibo - dalla produzione al consumo - per promuovere soluzioni innovative e sostenibili che permettano di raggiungere i 17 obiettivi dell'Agenda 2030. In questa cornice si situano le cinque azioni del Food Systems Summit,

  • assicurare cibo sano,
  • passaggio a modelli di consumo sostenibili
  • incremento della produzione alimentare rispettosa della natura
  • promozione di mezzi di sussistenza equi a chi lavora
  • costruzione di  resilienza alle vulnerabilità, shock e stress.

Con l'intervento della chef e presidente degli ambasciatori del gusto, Cristina Bowerman, è stato messo in luce il ruolo che la cucina di alta fascia può avere nel sostegno delle produzioni sostenibili e nella formazione di professionisti e tecnici che siano sensibili ai temi della sostenibilità e della qualità.  Bowerman si è soffermata anche sull'importanza di proteggere la biodiversità delle coltivazioni sostenendo i produttori nel trasporto della materia prima alle città con i maggiori mercati. Paolo Cervo, docente di scienze gastronomiche all'Università di Pollenzo, ha portato i dati di una ricerca svolta durante il lockdown. La cucina è stata la prima occupazione, davanti alle serie tv e alla lettura, per impiegare il tempo in casa. Questo nuovo interesse per la gastronomia si riflette nell'ampia diffusione della gastronomia sui social guidata in particolare da donne che propongono ricette della tradizione, consigli per non sprecare cibo. Accanto a questo fenomeno, sono nate anche nuove forme di ristorazione legate alla richiesta di consegna di piatti pronti a casa. L'importanza di far emergere le diverse iniziative legate al cibo e all'alimentazione che si diffondono nelle città italiane a diversi livelli, di integrarle e coordinarle in una visione più ampia è stato il cuore del messaggio di Maria Bottiglieri, coordinatrice delle Politiche Giovanili, Cooperazione internazionale e Pace del Comune di Torino.  Dalle mense scolastiche alle iniziative di sostegno alla povertà, alla creazione degli orti urbani e al sostegno dei produttori locali sono numerose le attività che si svolgono che potrebbero avere un maggiore impatto se inserite nel quadro di una vera propria food policy. Gli interventi conclusivi sono stati affidati a Gianmarco Senna, presidente della Commissione attività produttive della Regione Lombardia, a Carmine Pacente, responsabile della Programmazione Europea della Città Metropolitana di Milano e ad Arianna Censi, vicesindaca della Città Metropolitana di Milano.

Cliccando qui si può rivedere tutto l'incontro registrato

Lombardia, 16 luglio 2021