“Bene la direzione delle misure del governo, ma da sole non bastano. Il superbonus lavoro, che deduce i costi al 130% per chi assume donne, giovani e fragili, è un primo passo per aumentare l’occupazione femminile, ma bisogna verificarne l’efficacia reale nell'applicazione. Per ridurre realmente il pay gap servono welfare e servizi di prossimità".
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda.
“Il Primo Maggio è una festa che deve essere momento di stimolo e riflessione per trasformare ed eliminare tutte le disparità sul lavoro nel nostro Paese – continua Giachetti –. Per aiutare realmente le donne, la politica deve occuparsi di cambiamenti più profondi della società e investire nel welfare, nella cura, nelle infrastrutture. Finché le donne continueranno a trovarsi di fronte al bivio famiglia-lavoro le misure del governo non potranno mai realmente cambiare le cose”.
“Quello firmato oggi è un protocollo da salutare con soddisfazione. Un primo passo, un esempio da seguire per arrivare ad una nuova impostazione per affrontare le sfide del lavoro. Solo attraverso alleanze fra pubblico, privato e terzo settore si possono indurre trasformazioni positive in ogni campo ed in particolare nel mondo del lavoro"
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, riguardo al protocollo siglato a Firenze, fra Confindustria Toscana Centro e Costa, Unione degli Agricoltori di Firenze, CFP “Don Giulio Facibeni”, Fondazione Solidarietà Caritas Firenze Ets, che prevede percorsi di inclusione sociale per offrire formazione qualificata finalizzata all’inserimento sul mercato del lavoro di soggetti fragili e svantaggiati.
“Il ‘mismatch’, la mancata corrispondenza della domanda di lavoro delle imprese con l’offerta di lavoro da parte dei lavoratori, è un problema che negli ultimi anni si è rivelato di grande importanza nel contesto italiano - sottolinea la presidente Giachetti - creando un vero pericolo per la competitività delle imprese. È un problema da affrontare con le partnership pubblico-private-terzo settore, modelli di collaborazione tra amministrazioni pubbliche, imprese, organizzazioni del Terzo settore che hanno l’obiettivo di approcciare in modo sistemico e integrato la complessità delle problematiche che si riscontrano oggi nel mercato del lavoro”.
“Il nostro Paese - conclude la presidente di Aidda - ha bisogno di un salto culturale che consenta di rendere le partnership pubblico-private-terzo settore plurali un modello consolidato e non l’eccezione. La sinergia tra imprese, Terzo settore e pubbliche amministrazioni promuove soluzioni che indirizzano il sistema verso una nuova “economia civile” dove l’obiettivo del “bene comune” è il criterio a base delle decisioni e il risultato genera una vera prosperità a medio e lungo termine di tutto il sistema"
Milano, 18 aprile 2024. “Un altro piccolo muro è caduto. Complimenti a Marina Marzia Brambilla, la prima donna a diventare rettrice dell'Università Statale di Milano in 100 anni di storia”.
Così Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, commenta l’elezione di Brambilla a neo rettrice dell’Università statale di Milano.
“Le donne - dice Giachetti - possono portare un nuovo paradigma culturale e sociale anche all’interno di organizzazioni complesse come gli Atenei, mettendo al centro di tutto la persona. Il commento a caldo della neo rettrice Brambilla è stato: ‘Ci sono voluti 100 anni ma ce l'abbiamo fatta’. Condivido e aggiungo: ora non facciamone passare altri 100 per fare il prossimo passo avanti”.
Roma, 5 aprile 2024. “Oggi la crescita delle aziende italiane è rallentata dal gap che si forma tra le competenze richieste e quelle possedute dai candidati. E’ una questione che coinvolge settori trasversali e che richiede una gestione urgente”.
L’ha detto Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda, intervenendo alla tavola rotonda organizzata a Roma dalla delegazione Aidda Lazio in occasione dei suoi primi 60 anni di attività.
“Il lavoro nobilita ancora?”, il provocatorio titolo dell’appuntamento programmato alla Camera di Commercio di Roma, è stata l’occasione per interrogarsi sul ruolo delle imprenditrici italiane, sulla sfida del mismatch delle competenze e sulle idee per vincerla.
“L’urgenza che avvertiamo - ha commentato la presidente Giachetti - è quella di mettere in campo una task force che dalle istituzioni governative ai livelli locali, passando per la galassia dell’associazionismo, parta dalle scuole e dal mondo della formazione, tenendo conto anche delle trasformazioni in atto nella nostra società come i fenomeni migratori, per colmare questa lacuna di competenze. Se le nostre imprese vengono private di un necessario ricambio generazionale di qualità, la loro corsa progressivamente rallenta”.
In questo senso, evidenzia Aidda, se le aziende che manifestano la nostra identità all’estero, difendono la cultura del saper fare artigianale e sostengono l’economia territoriale alzano il piede dal pedale dell’acceleratore, tutto il sistema va in corto circuito.
“Serve uno sforzo corale - conclude la presidente - per invertire questa tendenza, intervenendo alla fonte del problema: la formazione secondaria e i percorsi extra scolastici sono il terreno fertile sul quale dobbiamo riversare il nostro impegno. E’ qui che è necessario investire più risorse, economiche e orarie, per garantire percorsi all’altezza delle aspettative reciproche. Desidero ringraziare la delegazione Aidda Lazio e la sua presidente Diana Theodoli Pallini per aver organizzato un’occasione di confronto su questo tema centrale per lo sviluppo del nostro Paese”.
In occasione del 60esimo anniversario di fondazione di AIDDA Lazio "Le imprenditrici italiane, la sfida del mismatch e le idee per vincerla" Intervengono: Matilde Bocca (Turismo), Luisa Cazzaro (Industria), Giorgia Sartini (Retail).
Si confrontano con: Michele Costabile (Ordinario di Marketing e Corporate - LUISS Roma), Daniela Fratantonio (Responsabile Relazioni Esterne Borgo Ragazzi Don Bosco), Daniela Pompei (Responsabile Servizi Migranti e Vicepresidente comunità di Sant'Egidio), Conclusioni: Antonella Giachetti (Presidente Nazionale AIDDA), Saluti finali: Diana Theodoli (Presidente AIDDA Lazio) - Modera: Gianluca Semprini (giornalista).
L'argomento era stato affrontato durante la Tavola Rotonda"Il Lavoro nobilita ancora?" nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma il 5 aprile 2024.
Potete riascoltare l'intervento dal 17esimo minuto al link https://www.rainews.it/tgr/lazio/notiziari/video/2024/04/Buongiorno-Regione-Lazio-del-16042024-e8d3b84e-5a48-45b1-8adf-d47aad1ece23.html
Firenze, 4 aprile 2024 – “Congratulazioni e buon lavoro al neopresidente Orsini. E’ chiamato a guidare gli industriali italiani in una difficile fase storica di deindustrializzazione per il nostro Paese e per l’Europa stretti nella morsa competitiva di Cina e Stati Uniti, gravati da un incremento del costo dei fattori produttivi e della logistica anche in conseguenza dei conflitti geopolitici in escalation degli ultimi due anni. La manifattura italiana sta vedendo ridurre progressivamente e preoccupantemente il numero delle sue imprese, e’ necessario un piano strategico industriale europeo”.
A dirlo Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, che ha voluto complimentarsi con Emanuele Orsini designato come nuovo presidente di Confindustria.
“Ricordiamo al neopresidente - dice Giachetti - l’importanza del sostegno allo sviluppo di un sempre maggior numero di iniziative femminili e di una maggiore presenza delle donne nel mondo del lavoro per perseguire un migliore sviluppo economico. Per raggiungere questo obbiettivo non bastano meccanismi come la Certificazione per la parità di genere o la sottoscrizione del codice di autodisciplina in favore della maternità, ma è necessario fare un salto nel paradigma di pensiero dell’organizzazione sociale della nostra società mettendo al centro del sistema stesso il welfare e la cura di prossimità”.
“Come imprenditrici ci inorgoglisce la designazione di Maria Cristina Elmi Busi alla carica apicale di Confindustria Catania, prima donna al vertice dal 1926, dalla costituzione dell’associazione etnea - ricorda Giachetti -. E’ fondamentale la crescita delle competenze imprenditoriali nelle donne e l’avvio di nuove microimprese femminili. Maggiori saranno le iniziative femminili più il sistema che si realizzerà darà garanzia di sostenibilità economica, sociale e ambientale e sarà dominato dal criterio della cura e della prosperità”.