“Il divario sul posto di lavoro tra uomini e donne resta troppo ampio in termini di ruoli e stipendi. Questo pesa notevolmente sulle prospettive di sviluppo e di equità del Paese”.
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, nel commentare l’ultima indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia.
“Come ha ricordato Paola Profeta, prorettrice per la diversità, inclusione e sostenibilità dell’università Bocconi, restiamo ultimi in Europa per occupazione femminile ed anche il gender pay gap è ancora molto elevato - dice Giachetti -. La questione non riguarda soltanto la parità di genere: è un tema di sviluppo del Paese, come sosteniamo da tempo. Le decisioni relative alla carriera lavorativa vengono fortemente influenzate dalle opportunità che il contesto esterno offre, con differenze sempre marcate tra nord e sud”.
“Nell’attesa che si realizzi una svolta nella organizzazione del nostro sistema economico e sociale, frutto di un profondo salto di paradigma di pensiero che scaturisce da un processo lungo e graduale - conclude Giachetti - non possiamo però lasciare che questa disparità sedimenti. Dobbiamo invece sostenere attivamente i percorsi di carriera delle donne. Azioni tangibili come la defiscalizzazione delle spese legate alla maternità e alla cura della famiglia, affiancate da robusti interventi in materia di infrastrutture sociali, possono ridurre le disparità nell’immediato. È il primo indispensabile passo di un lungo cammino verso la parità”.
“La nomina di Elisabetta Fabri a nuova presidente di Confindustria Alberghi ci riempie d’orgoglio. Un’associata Aidda va a ricoprire un ruolo molto prestigioso, in un settore strategico per il Paese. A lei vanno le nostre congratulazioni e un augurio di buon lavoro”.
A dirlo è la presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, Antonella Giachetti, che commenta così l’incarico recentemente assegnato alla presidente e amministratore delegato della catena alberghiera fiorentina Starhotels.
“Il turismo rappresenta oggi una delle risorse più importanti per il nostro sviluppo economico: è una partita da gestire con la consapevolezza che sono necessarie alleanze costanti tra pubblico, privato e terzo settore, così da favorire l’arrivo di flussi qualificati, valorizzando al massimo le nostre peculiarità e realizzando dinamiche di interazione sociale sostenibili. Una sfida complessa, che può essere ben raccolta da chi, come Elisabetta Fabri, vanta una lunga esperienza di alto profilo nel settore. Il fatto che sia una donna imprenditrice ad assumere questa posizione strategica è un’ottima notizia. Siamo sicure che farà un ottimo lavoro”.