Firenze, 31 gennaio 2022 - “Un'utopia una Presidente donna al Quirinale? Sì, finché saranno gli uomini a stabilire le regole della politica e finché le donne continueranno tacitamente a seguirle accettando di giocare. Noi per prime dobbiamo prenderne coscienza, rendendoci protagoniste di un radicale cambio di strategia. Mai più strumentalizzazioni sulla nostra pelle”. Così la presidente dell'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda (Aidda), Antonella Giachetti, commenta le vicende politiche che hanno portato all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, con la riconferma di Sergio Mattarella.
“A lui, che in questi anni ha rappresentato al meglio le istituzioni italiane e continuerà a farlo con serietà, generosità e spirito di servizio va il nostro migliore augurio di buon lavoro – afferma Giachetti –. Ma non possiamo negare che la politica negli ultimi giorni non abbia certo dato il meglio di sé. Un teatrino vergognoso con l'annuncio poi disatteso di alcuni nomi femminili, una modalità del tutto cinica e maschilista”.
Le donne, in tutto questo, hanno però la loro parte di responsabilità, secondo la presidente Giachetti. “Alcune – spiega – hanno accettato di andare avanti in questo gioco al massacro delle donne, aiutando a bruciare anche le successive candidature femminili. Basta omologarci senza proporre una vera differenza di genere. Finché le regole del gioco sono maschili e ci sono donne che le giocano, non ci sarà alcuna trasformazione. Vanno cambiate le regole del gioco, deve essere trasformato il paradigma di pensiero: non agire per interesse e potere, ma agire nella dimensione della responsabilità. Purtroppo, da questo traguardo, siamo ancora distanti in politica e non solo”.
Firenze, 28 gennaio 2022 - “Una evidente violazione del principio costituzionale di uguaglianza tra tutti i cittadini, oltre che al merito”. Così la presidente dell'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda (Aidda), Antonella Giachetti, commenta il “Rapporto tematico di genere” presentato oggi dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea.
Secondo i dati contenuti nel Rapporto, le donne rappresentano il 60% dei laureati italiani ma risultato fortemente svantaggiate rispetto agli uomini nel mondo del lavoro sia a livello di stabilità contrattuale che di stipendio. “Sono dati che parlano da sé, non degni di un Paese europeo. Purtroppo – dice Giachetti – questa è la diretta conseguenza della penalizzazione che le donne subiscono per vedersi addossato il grande lavoro di “cura” che rimane ancora troppo spesso solo un loro problema: senza infrastrutture e servizi che alleggeriscano il lavoro di cura e rendano possibile una conciliazione fra vita famigliare e lavoro è impossibile che le cose cambino. E' anche per questo che noi di Aidda abbiamo lanciato la campagna 'Una donna al Quirinale', che ha raccolto migliaia di firme in pochi giorni: non per mettere la bandierina rosa sul Colle, ma per dare un segnale forte al Paese”
Firenze, 21 gennaio 2022 – Non solo una "svolta rosa" con l'elezione di una donna a Presidente della Repubblica, ma anche una presenza di valori femminili più forte in politica, con l'idea di un vero e proprio “movimento delle donne". Sono alcune delle suggestioni emerse dalla tavola rotonda on line organizzata da Aidda, intitolata “Una donna al Quirinale” proprio come la campagna lanciata a dicembre dall'associazione che valorizza e sostiene l’imprenditoria al femminile. La petizione online legata alla campagna ha raggiunto quasi 2.500 firme con l’adesione di alcune importanti figure del mondo della cultura, della politica e delle istituzioni.
A evocare apertamente l'idea di un movimento tutto al femminile, nel corso della tavola rotonda aperta dalla presidente di Aidda Antonella Giachetti, è stata Linda Laura Sabbadini, chair di Women20, uno degli engagement group dell’ultimo G20: "In Islanda le donne a un certo punto si organizzarono, crearono l'Alleanza delle donne, e ottennero una serie di obiettivi. Quando il partito socialdemocratico e il partito conservatore cominciarono a farsi carico anche loro di quegli obiettivi, l’alleanza si sciolse e ognuna entrò nel partito che preferiva". Per Agnese Pini, direttrice del quotidiano La Nazione, media partner dell’iniziativa, "ne avremmo bisogno, perché questo Paese ha dimostrato di non riuscire a imboccare da solo quei percorsi che tutti gli altri paesi europei hanno intrapreso".
Tutte d'accordo, ovviamente, con l'auspicio di una donna come Capo dello Stato: "Servono anche questi simboli, una donna presidente darebbe alle ragazze e alle bambine un’idea di futuro per poter credere di più in se stesse", ha evidenziato Elisabetta Fabri, presidentessa e amministratrice delegata del gruppo Starhotels. Tuttavia, secondo Paola Balducci, docente dell'università Luiss e già componente del Consiglio superiore della magistratura (Csm), "se anche una donna diventasse Capo dello Stato questo non cambierebbe il percorso che deve essere compiuto, perché tra un ruolo apicale e quello che c'è prima c'è un deserto che dobbiamo attraversare: su temi come il diritto al lavoro e il rapporto con la famiglia il momento è drammatico". Non a caso, ha osservato la storica leader femminista e ambientalista Grazia Francescato, "l'appello di Aidda non è solo una rivendicazione di genere, è l’offerta di un contributo che possa cambiare l’orizzonte".
“E’ necessario - ha concluso Giachetti – che la maggioranza delle persone operi una trasformazione della propria consapevolezza: le rivoluzioni non sono mai effettuate dai capi, ma sono fatte nell'animo di tante singole persone. Aidda ne ha fatto una missione: per questo abbiamo fatto la campagna "Una donna al Quirinale", perché sarebbe una vittoria e un grande simbolo avere una donna al Quirinale, ma è sicuramente un grande passo in avanti nella coscienza delle singole persone averne parlato, ed essersi interrogati sul perché se non arrivano i valori femminili nelle sedi decisionali siamo destinati all'estinzione su questo pianeta. In questo senso l'idea di un nuovo movimento delle donne e per le donne ci trova d'accordo".
CS AIDDA 18 gennaio 2022 - “Una donna al Quirinale”, il 20 gennaio si chiude la campagna Aidda"
Firenze, 18 gennaio 2022 – All'Italia serve una svolta rosa con l'elezione di una donna a Presidente della Repubblica. A chiederla è Aidda, l’associazione italiana che valorizza e sostiene l’imprenditoria al femminile, che per giovedì 20 gennaio alle 18.30 ha organizzato una tavola rotonda on line dal titolo “Una donna al Quirinale” (si potrà partecipare al link https://youtu.be/mF90E9vLIfQ).
A confrontarsi saranno la “padrona di casa” Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda; Linda Laura Sabbadini, chair di Women20, uno degli engagement group dell’ultimo G20; Paola Balducci, docente dell'università Luiss e già componente del Consiglio superiore della magistratura (Csm); Elisabetta Fabri, presidentessa e amministratrice delegata del gruppo Starhotels; Grazia Francescato, leader ambientalista e in precedenza parlamentare; Agnese Pini, direttrice del quotidiano La Nazione, media partner dell’iniziativa.
“Una donna al Quirinale”, non a caso, è il titolo della campagna lanciata a dicembre da Aidda, dalla quale è partita una petizione online che ha raggiunto quasi 2.500 firme con l’adesione di alcune importanti figure del mondo della cultura, della politica e delle istituzioni.
“È la dimostrazione – commenta Antonella Giachetti, presidente dell’associazione – che i tempi sono maturi per una svolta epocale per l’Italia: eleggere una donna nel ruolo più prestigioso, quello che rappresenta l’unità nazionale. Quale momento migliore, se non quello di grande trasformazione che ci apprestiamo a vivere. L’emergenza Covid, infatti, ha impresso modificazioni potenti per cui niente sarà più come prima – prosegue Giachetti – e mai come adesso sarà inevitabile e necessario rompere i vecchi paradigmi e ripartire con slancio verso il futuro. A breve termine, si presenteranno davanti a noi le delicate sfide imposte dalla transizione economica e sociale. Per superarle nel migliore dei modi sarebbe essenziale riportare al centro della vita pubblica valori femminili come la sensibilità e la ‘cura’, valore che dovrebbe assumere una dimensione pubblica e non dovrebbe essere più relegato nella sola dimensione privata, cura quale responsabilità per il Paese e soprattutto per gli esseri umani dopo un periodo di grandi e dolorose prove.
“Avere per la prima volta una donna al Quirinale – conclude – costituirebbe un messaggio fondamentale anche per le nuove generazioni, per far sapere a tutte le ragazze e i ragazzi che si stanno impegnando a portare avanti battaglie per l’inclusione e la sostenibilità che nessuno dei loro sforzi è stato inutile. Nemmeno questo lo sarà dal momento che, comunque vada, avremo lasciato semi importanti da raccogliere tra sette anni, alla fine del prossimo mandato”.
Roma, 4 gennaio 2021- “Intellettuali e politici, scrittori e personalità delle istituzioni. In tanti in questi giorni si stanno esprimendo a favore della possibilità che una donna diventi presidente della Repubblica. Non è una questione di nomi: è una trasformazione culturale quella per la quale stiamo combattendo e per questo accogliamo con molto favore il dibattito di questi giorni, che noi stesse abbiamo contribuito ad innescare agli inizi di dicembre, lanciando una petizione che oggi sfiora le 2 mila firme. Ma adesso occorre la spinta finale, l'obiettivo può diventare concreto”. A tre settimane dall'inizio ufficiale della procedura per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica torna in campo Aidda, l’associazione delle donne imprenditrici, con la presidente nazionale Antonella Giachetti.
Già un mese fa l'associazione aveva lanciato in un'iniziativa a Napoli una raccolta firme fra le donne imprenditrici del Paese per chiedere che una donna diventi prossimo capo dello Stato. Adesso siamo al dunque. E Aidda rilancia: “Siamo al momento decisivo. Lo sforzo di questi mesi adesso può diventare realtà. L'ideale può diventare storia. Siamo convinte che questo Paese abbia bisogno della sensibilità e delle peculiarità delle donne. Per affrontare le sfide che il futuro ci presenta c’è bisogno di valori femminili, dei valori della cura e della sostenibilità, e per questo è ora necessario ed urgente portare una donna nel ruolo più prestigioso del Paese, quello che ha il compito di rappresentare l’unità nazionale”, afferma la presidente Aidda Giachetti.
Le firme a sostegno della petizione lanciata a dicembre sono ormai quasi a quota 2 mila ma la raccolta non si ferma: “C'è bisogno del contributo di tutte e tutti, ricordando che più che di una richiesta di genere, si tratta di una improrogabile e necessaria modificazione (una rivendicazione) di valore politico, sociale, simbolico: la nomina di una presidente donna sarebbe esempio per le nuove generazioni della trasformazione in atto e sancirebbe una svolta nell'immaginario pubblico collettivo, l'inizio di una fase diversa dove la dimensione della cura entra a far parte della vita pubblica. Facciamo il tifo per una donna al Quirinale e chiediamo a tutte le donne di questo Paese di dare una mano e far sentire la loro presenza” invoca Giachetti.