Milano, 13 aprile 2023 - "Sta diventando fondamentale per le imprese riuscire a comprendere in poco tempo se ci sono segnali di crisi, perché se la crisi si affronta rapidamente si può riuscire a non farla degenerare. E salvaguardare così il valore stesso dell'azienda, l'occupazione, le maestranze, gli stakeholders e tutta la filiera connessa"
Lo ha affermato ieri Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda, l'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, in occasione dell'incontro 'L’evoluzione dell’assetto organizzativo di impresa: fra responsabilità e nuove opportunità'. L'evento, organizzato col prezioso aiuto della presidente della Delegazione Aidda Lombardia Luisa Cazzaro e la partecipazione attiva e sentita delle socie lombarde, si è svolto ieri pomeriggio all'Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
"L'accelerazione di importanti crisi economiche, a partire dal 2008, ha focalizzato l'attenzione del legislatore nazionale e di quello europeo sull'importanza della conservazione delle imprese e dei complessi aziendali. Oggi, oltre che una necessità, è un obbligo giuridico anche per le piccole imprese dotarsi di un assetto organizzativo idoneo per rilevare eventuali segnali di crisi che possono essere provocate anche dai numerosi cambiamenti a cui è sottoposta la nostra società. Oltre a comprendere i segnali della crisi per intervenire in tempo - aggiunge Giachetti - è importante riuscire a gestire l'evoluzione dell'impresa e dei suoi assetti senza disperderne valore. C'è stata una metamorfosi nel tempo del concetto e del ruolo di impresa: da soggetto indirizzato alla sola massimizzazione dei profitti per gli azionisti, a soggetto che deve generare valore collettivo a lungo termine in tutto il sistema in cui interagisce".
"Per l'imprenditore della Pmi italiana diventa poi indispensabile - conclude la presidente di Aidda - acquisire consapevolezza della sempre più presente necessità di rispetto dei fattori ESG. Anche tenuto conto che il merito creditizio, che comunque rispecchia la trasformazione normativa in termini di corporate governance, si sta indirizzando ad una nuova analisi di doppia materialità dell'impresa: quella ambientale e sociale, cioè come l'azienda impatta sul cambiamento climatico, sulla società e sull'uguaglianza, e quella finanziaria, ovvero quale impatto potranno avere i fattori esterni sull'azienda stessa".
Firenze, 24 marzo 2023 - "Gli ultimi dati Istat registrano l'ennesimo calo delle nascite, ormai in perenne rallentamento da anni. E' una situazione preoccupante: sembra una guerra dichiarata dalle donne che non uccide, ma non fa nascere la vita. E’ urgente chiedersi perché e trovare una risposta!"
Lo afferma Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l'Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda, in relazione alle recenti statistiche sulla natalità. Secondo l'Istat la popolazione, al 31 dicembre 2022, ammonta a 58.850.717 unità, quasi 180 mila in meno rispetto al 2021 (-0,3%). Le nascite si sono contratte del -1,9%.
"L'Italia, è ormai da tempo nel trend dell'inverno demografico, che non solo provoca problemi di sostenibilità previdenziale, di disponibilità di forze lavoro e di progressivo affievolimento della tradizione culturale
del nostro Paese, ma indica un preciso disagio che le donne stanno attraversando. Un disagio che prende corpo nelle troppo frequenti situazioni in cui le donne devono scegliere tra maternità o lavoro, nelle sempre maggiori situazioni di impoverimento economico delle famiglie causato da un post pandemia non sempre di recupero, dal rincaro della vita e delle commodities energetiche e che non permettono di poter pensare ad una genitorialità serena.
C’è bisogno di un forte piano di infrastrutture sociali con asili nido e nuovi spazi di welfare, accessibili in termini di costi e diffusione sul territorio, il tutto abbinato ad un profondo ripensamento del paradigma di pensiero: la dimensione della cura non deve ricadere più esclusivamente sulle donne e l'organizzazione del lavoro va ripensata anche in funzione di una maggiore elasticità in funzione di quello che è il ritmo della vita".
"Le proiezioni del prossimo futuro, osservando anche le linee dei grafici degli ultimi anni, devono destare un allarme politico e di collettività. La questione della natalità - conclude la presidente di Aidda - è fondamentale per lo sviluppo sociale, economico e culturale del Paese. Bisogna introdurre un sistema di supporto vero alle donne, affinché possano lavorare con le stesse ambizioni e opportunità degli uomini, e non siano disincentivate a creare una famiglia".
CS AIDDA_24 marzo 2023_Natalità Aidda_Questa è la guerra delle donne non uccide ma non fa nascere
Firenze, 14 marzo 2023 – “Dalle due donne al vertice della politica italiana ci aspettiamo un cambio di passo per arrivare ad un Paese meno conflittuale e pieno di odio in un momento in cui solo la coesione e la ferma volontà di lavorare per il bene attuale, ma soprattutto futuro della società può permetterci di affrontare le complessissime sfide che abbiamo davanti ”.
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne dirigenti d’azienda.
“Aidda - dice Giachetti - ha auspicato la presenza di donne nei posti apicali e decisionali, dove i valori femminili sono molto importanti perché si traducono nella capacità di saper negoziare, di saper scegliere soluzioni a lungo termine, nella capacità di risolvere i problemi non eliminando, ma includendo idee e pensieri diversi, ma uniti nel perseguimento del bene comune. Ora che i due maggiori partiti italiani sono guidati da due donne, ci sentiamo di lanciare un appello per unire il Paese, ancora avvolto in un quotidiano clima conflittuale e di contrapposizione, di odio e intolleranza rispetto a idee fra loro diverse”.
“Ci aspettiamo che le donne - non solo le due leader, ma tutte quelle impegnate in politica - dimostrino di saper costruire una società diversa attraverso il confronto ed il reciproco ascolto uniti nell’unico obiettivo del bene comune anche se nella diversità delle opinioni. Ci aspettiamo che, pur nelle reciproche differenze di schieramenti e idee, si mettano da parte le conflittualità inutili e si operi un deciso cambio di passo per il bene del Paese”.
Roma, 9 marzo 2023 - “L'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda ha incontrato Alessandro Giglio Vigna, presidente della XIV Commissione Politiche dell'Unione Europea. Ne è nato un confronto positivo sulla salvaguardia delle Pmi italiane contro speculazioni di mercato".
Lo afferma Antonella Giachetti, Presidente di Aidda.
"Aidda è nata nel 1961 - ricorda Giachetti - con l'obiettivo di sostenere l'imprenditoria femminile e dare voce alle donne che hanno ruoli di responsabilità nella struttura economica del nostro Paese. Ci sono grandi sfide nel prossimo futuro: l’instabilità geopolitica; il rischio del cambiamento climatico; il rischio sociale per la crescente diseguaglianza che nell’immediato futuro non può che vedere una recrudescenza, a causa dell’incalzare dell’inflazione, delle dinamiche dei costi energetici, dell’innalzamento del costo del denaro. E tutto ciò dopo la già devastante crisi indotta dalla pandemia da Covid 19”.
"Per affrontare questi temi - dice Giachetti - occorrono oggi politiche economiche, sociali e industriali non solo a livello nazionale, ma soprattutto a livello europeo, e tali politiche devono avere una visione sistemica in una proiezione di medio e lungo periodo e mettere al centro il valore 'della cura', intesa come l’agire con responsabilità 'affettiva' nei confronti delle persone e dell’ambiente”.
“Le politiche europee per conseguire il bene dei cittadini - dice la presidente di Aidda - devono anche agire rispettando le specificità dei Paesi membri e contemperare le esigenze legate alla transizione ecologica con quelle delle imprese, in modo da realizzare una transizione ecologica equa e progressiva che non scarichi i costi della sostenibilità su precisi settori economici ed industriali o sui nuclei familiari meno abbienti. Ricetta di prosperità per i territori europei è poi la preservazione e lo sviluppo delle piccola e media impresa che per l’Italia vuol dire eccellenza del Made in Italy e delle produzioni agroalimentari specifiche del nostro Paese. E in tutto questo una sempre maggiore presenza e una sempre maggiore partecipazione delle imprese femminili sono elementi strategici fondamentali per conseguire gli obiettivi prefissati. Occorrono, quindi, anche previsioni di supporto finanziario in via agevolata ed a fondo perduto per le aziende guidate da donne, misure finanziarie premiali per aiutare le imprese nel processo di transizione ecologica”.
“In questa fase - conclude Giachetti - è indispensabile ripensare il modello di sviluppo fino a questo momento perseguito nella nostra Europa, verso soluzioni più sostenibili e che favoriscano la dimensione territoriale, riportando quando possibile nel territorio europeo filiere produttive strategiche e limitando la dipendenza da catene produttive situate in Paesi lontani quanto non democratici”.
Firenze, 7 marzo 2023 - "Il Paese ha oggi delle donne nelle più alti sedi istituzionali e politiche, sicuramente un gran passo avanti nel percorso italiano, ma ancora presto per pensare che veramente possa mettersi in atto una vera trasformazione dei criteri di organizzazione e funzionamento della nostra società, premessa indispensabile per una naturale sana partecipazione paritaria alla vita sociale, lavorativa e politica delle donne".
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l'Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda, in vista dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna.
"Le imprese femminili - dice Giachetti - si aspettano che, grazie ad una maggiore sensibilità femminile in sedi apicali, si cominci a lavorare proprio sul funzionamento di un sistema economico e sociale che permetta innanzitutto a tutte le donne di portare il loro contributo alla vita della società, ad esempio con una efficiente organizzazione di infrastrutture sociali. Al tempo stesso occorrerà dare sempre più spazio ed incentivo alla nascita e alla preservazione delle imprese femminili, che per natura sono indirizzate verso la sostenibilità economica, sociale ed ambientale in quanto condotte con quel criterio di “cura” che tanto è mancato nello sviluppo economico degli ultimi 60 anni".
"Oggi è difficile fare impresa - dice la presidente di Aidda - e molti dei problemi vissuti negli ultimi 3 anni dalle nostre imprese sono connessi a questioni che si creano e si possono risolvere solo a livello nazionale. In Italia c’è un mondo di imprese femminili, spesso meno forte nella capacità di accesso al credito rispetto alle altre aziende, che è sono messe a rischio per fattori che non dipendono da loro: le speculazioni sul prezzo dell’energia, l'incalzante aumento del prezzo dei fattori produttivi, la lievitazione dei tassi di interesse. Occorre una visione di insieme e strategica da parte della politica, che sia anche di tutela: la stessa transizione ecologica, se troppo veloce, rischia di compromettere intere filiere produttive di tante piccole e microimprese”.
"Le realtà femminili - conclude Giachetti - oggi si aspettano una sensibilità maggiore per conservare il tessuto delle tante aziende italiane e un rafforzamento della loro autonoma capacità produttiva, limitando i rischi di dipendenza da altri Paesi stranieri con i quali può essere complicato impostare un dialogo e rapporti democratici. Dalla perdita di peso economico e di potere contrattuale del nostro continente dipende nel futuro anche la libertà e la democrazia dei propri cittadini! In tutto ciò crescenti valori femminili nelle sedi apicali e nelle imprese possono rappresentare il punto di svolta".
Comunicato Stampa AIDDA SUPERBONUS, AIDDA: “NORME ELABORATE SENZA UNA VISIONE DI INSIEME”
Firenze, 3 marzo 2023 – “Il Superbonus 110% ha dimostrato l’importanza di agire in modo sistemico quando si creano delle norme. Non come accaduto finora, elaborando norme senza pensare ai loro possibili effetti a 360 gradi. Anche le successive contromisure sono state sviluppate senza valutarne le conseguenze. Oggi il settore dell’edilizia e numerose persone con meno capacità contributiva vengono messi in crisi e servono misure di salvaguardia urgenti, ma ragionate“.
A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda.
“Il principio alla base del Superbonus 110% era ottimo, ma non prevedere alcuna necessità di esborso da parte dei fruitori degli incentivi ha creato i presupposti per delle truffe, a volte di imponenti dimensioni. E ha provocato – aggiunge Giachetti – un progressivo effetto di drogatura del mercato edile e delle materie prime, con una lievitazione dei costi inimmaginabile. La norma sullo stop alla cessione dei crediti adesso interviene in una situazione che già si stava deteriorando in quanto le imprese non riuscivano già più ad effettuare ulteriori sconti in fattura, perché il sistema bancario non assorbiva più il loro credito avendo “fermato le macchine” ben prima di quando avrebbe dovuto farlo, anche se preliminarmente si era impegnato a farlo. Serve comprendere che con queste condizioni il mercato rischia di subire un blocco definitivo“.
“La situazione attuale è quella di una ‘tempesta perfetta’: da una parte lo Stato ha visto aumentare il proprio deficit, con possibili conseguenti incognite sugli investimenti per servizi essenziali, dall’altro una moltitudine di persone fisiche non riesce a pagare ciò che ha commissionato, mentre le imprese non riescono ad incassare. Siamo di fronte – conclude la presidente di Aidda – a un pericolo serio di instabilità economica e sociale, e di creazione di condizioni di insolvenza per le aziende del comparto con le consequenziali profonde ricadute occupazionali.
Ritengo, così come molti imprenditori all’interno di Aidda, che oggi sarebbero prioritari i seguenti interventi:
– Da più parti si parla di un sistema bancario che non ha ancora esaurito la capienza fiscale annua per l’acquisto dei crediti. Non solo rispetto agli acquisti effettuati, ma anche rispetto agli impegni assunti e non mantenuti. Proprio il sistema bancario quindi potrebbe dare subito un grande contributo in questa situazione, mantenendo fede almeno agli impegni di acquisto dei crediti che sono stati promessi, ma rimasti bloccati già prima del 17 febbraio.
– Occorre ampliare la compensabilità dei crediti d’imposta sugli F24 delle banche per aumentare la loro capacità di assorbimento dei crediti.
– Per le imprese dovrebbe essere prevista l’immediata possibilità di compensare i crediti assorbiti con i bonus attraverso i propri F24 (contributi ecc.).
– In presenza di crediti certificati come esistenti, dovrebbero essere realizzati interventi atti a garantire finanziamenti a tasso bassissimo sia alle persone fisiche che non riescono più a cedere i loro residui crediti, sia alle imprese con cadenze legate ai tempi di riassorbimento del credito. Questo affinché le imprese non debbano essere considerate in insolvenza per mancanza di liquidità”.
CS AIDDA_Cassazione, Aidda: “Congratulazioni a Cassano, un passo verso la parità di genere”
Roma, 1 marzo 2023 - “Voglio fare le più sentite congratulazioni a nome di Aidda a Margherita Cassano, nominata prima donna nella storia italiana alla guida della Corte di Cassazione. Il voto finale di oggi del CSM, a cui ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, suggella un altro importante passo nel difficile cammino per realizzare una effettiva presenza femminile nelle sedi decisionali della nostra società”.
Così Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, commenta la nomina di Margherita Cassano a presidente della Corte di Cassazione.
“Marta Cartabia prima donna presidente della Corte Costituzionale, Giorgia Meloni prima leader femminile a guidare il Governo italiano e oggi Margherita Cassano, prima giudice alla guida della Corte di Cassazione: sono tre passi molto importanti verso una vera parità di genere - dice Giachetti - ma sono il punto di partenza, non quelli di arrivo”.
Per Giachetti “la parità di genere resta un obiettivo fondamentale non solo per la componente femminile di questo Paese, ma per l’intera sociale italiana. Solo con il riconoscimento pieno e convinto dei valori della cura e della visione interconnessa della vita, di cui sono portatrici le donne, si potrà creare una leadership a valorialità femminile che potrà riequilibrare il sistema e contrastare le disuguaglianze. Ben venga quindi ogni nomina ed elezione che promuova l’ingresso di un numero sempre maggiore di donne nel sistema italiano, ma non dimentichiamoci che la strada da percorrere è ancora lunga”.