15 dicembre 2021

LIBRO "AIDDA batte Covid - Inchiesta tra le socie" di Orietta Malvisi Moretti Socia AIDDA Toscana

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Presentazione di Antonella Giachetti Presidente Nazionale AIDDA

LIBRO "AIDDA batte Covid - Inchiesta tra le socie" di Orietta Malvisi Moretti Socia AIDDA Toscana

Presentazione di Antonella Giachetti Presidente Nazionale AIDDA

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 Orietta Malvisi Moretti - LIBRO "AIDDA batte Covid - Inchiesta tra le socie"

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Care amiche
era il duro periodo del rigido lockdown ed eravamo chiuse nelle nostre mura e anche fra noi, amiche di AIDDA, i rapporti ormai erano solo telefonici o digitali. Orietta, sempre vivace e attiva giornalista, inizia a fare interviste ad alcune socie in merito al momento che stavano attraversando personalmente e con le loro imprese, un po’ per sentirsi unite, un po’ per condividere e non isolarsi, e comunque poi per far conoscere alla stampa anche qualche voce delle nostre imprenditrici. Questa ricerca di interviste si è ampliata, anche grazie al fatto che digitalizzandosi sempre di più i rapporti, anche fra noi socie, i confini delle nostre Delegazioni si perdevano e si allargavano dal nord al sud e viceversa; e ciò ha appassionato Orietta e le sue intervistate. Così siamo arrivate a ben 45 interviste e ce ne sarebbero tantissime altre da aggiungere, tutte sicuramente appassionanti e meravigliose, come sono meravigliose le donne di AIDDA. Ecco che abbiamo pensato che intanto per questo Natale, che speriamo potremo vivere in relativa socialità con i nostri affetti ed amicizie, potevamo regalarci questa prima raccolta di tante istantanee di donne di AIDDA; istantanee preziose per raccontarci come ognuna di noi ha vissuto questo cataclisma che ci è caduto addosso dal febbraio del 2020. Questa carrellata di storie, di esperienze, di pensieri di donne che, come altre che non è stato per il momento possibile riportare, sono le donne di AIDDA, le quali hanno mantenuto la barra dritta nella tempesta per le loro famiglie, per le loro imprese e per la società con cui interagiscono, è un dono, è un esempio per tutti ed è la dimostrazione di quello che ormai ripetiamo da tempo: indi- 10 spensabile il contributo e la forza delle donne per trasformare un sistema che ha prodotto preoccupanti danni e creato le condizioni per un futuro sempre meno di speranza e sempre più di minaccia! Non posso che ringraziare di cuore tutte le socie intervistate e Orietta per il bellissimo spaccato di vita di impresa al femminile che ci hanno regalato! In attesa della prosecuzione di questo appassionante racconto con altre storie, formulo a tutte auguri di serenità, pace, forza e tenacia per queste prossime festività!
Antonella Giachetti
Perché questo libro? Per le varie testimonianze che sono state raccolte durante questo terribile periodo di pandemia, che ha messo in ginocchio il mondo. Come abbiamo affrontato momenti così difficili per tutti? Negli ospedali, le statistiche dei morti per Covid. Le regioni italiane, che da bianche sono diventate gialle, arancioni e poi rosse, come indice di bassa e alta pandemia. Tutti chiusi in casa. Famiglie intere. Bambini. Anziani. Scuole chiuse. Un silenzio terrificante per le autostrade vuote. Tempo di lockdown: non ci si poteva più muovere. Né a piedi né in auto. Chiusi ristoranti e bar. E molte aziende. Tutto bloccato, in attesa di una qualche soluzione. Poi quale unica via di salvezza è arrivata l’ipotesi del vaccino, che si è fatta strada e... ha rimesso in moto il mondo. Non si è ancora capita la motivazione, l’origine, la fine o il fine di questo terribile Covid-19, che ancora non è stato completamente sconfitto. Dal suo inizio sono passati quasi due anni, che sono sembrati un’eternità. E siamo ancora con le mascherine e la paura profonda del contagio. Ci siamo vaccinati, o perlomeno così ha fatto la maggioranza delle persone, cosicché il mondo ha ricominciato a muoversi. Si sono succeduti parecchi Dpcm, che stabilivano regole sempre diverse, che ci hanno fatto sprofondare nella più buia incertezza e nel dubbio. Ora però ci stiamo rialzando, finalmente!, perché dopo il vaccino il virus risulta meno letale, quanto meno per i vaccinati, ai quali riduce e allontana i rischi di ricovero, di terapia intensiva, di intubazione. Ma l’incubo sta veramente finendo? Ho iniziato a raccogliere qualche breve intervista dalle amiche socie imprenditrici di AIDDA Toscana. Il quotidiano La Nazione mi ha dato uno spazio limitato per raccontare, con brevi testimo- 12 nianze dirette, come, si stava affrontando questa profonda crisi nel mondo delle imprese al femminile. Ho raccolto così alcune interviste a varie imprenditrici. Prima in Toscana, poi – per realizzare un’inchiesta a vasto raggio – anche in altre regioni italiane. Sono storie di tante donne imprenditrici di piccole e medie imprese, più o meno note. Qualcuna anche Cavaliere del Lavoro, e alcune titolari di grandi aziende quali gruppi alberghieri, produzione e delivery di food, case di moda, società inserite nel settore del turismo. E avvicinando e ascoltando le risposte delle imprenditrici dei diversi ambiti emerge una rassegna di donne coraggiose e talentuose, oppresse ma non piegate dal virus. Qualcuna, nei casi più fortunati, è persino riuscita a migliorare il fatturato, come per esempio nel settore farmaceutico. Così le mie interviste sono diventate sempre più pertinenti perché ho potuto, anche se solo in punta di piedi e di penna, scoprire e conoscere i profili di tante donne.
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Quasi tutte si sono dimostrate resilienti e tenaci; non si sono mai fermate, né hanno perso la speranza di potere, sia pur con fatica, andare ancora e sempre avanti. I miei articoli su Blitz quotidiano online, il cui direttore Marco Benedetto è garanzia di giornalismo serio e al passo con i tempi, hanno camminato con la rubrica “Donne d’Impresa” insieme alle nostre incertezze, alle speranze, alle strategie messe in atto in questi momenti di crisi. Finalmente si sta parlando di un “Rinascimento post-Covid” tanto in Italia che in altri Paesi del mondo, anche se purtroppo incombe ora una nuova paura e lo sdegno per quelle povere donne afghane che improvvisamente si sono trovate senza più alcun diritto di vita e di libertà. E mi chiedo, io che ho vissuto il ’68: ma dove sono finite tutte le femministe di allora? Perché il loro silenzio in Italia su questo argomento è davvero assordante. Sarà colpa della stampa nazionale che non pubblica i loro comunicati a questo proposito? In queste pagine ho raccolto storie di donne di successo e di donne emergenti, comunque tutte forti e capaci di affrontare la vita, indipendentemente dall’esito finale che non sempre è fatto solo di luci positive. Rappresentano, sempre e comunque, un bellissimo esempio, perché dai loro profili emergono qualità squisitamente femminili che possono davvero migliorare il mondo e farci forse trovare anche un più giusto equilibrio di vita. Donne che hanno saputo conquistarsi uno spazio in azienda e altre ormai 13 al timone di tante attività. Il cammino delle donne nella società attuale ha compiuto passi importanti. In Italia non abbiamo mai avuto una Margaret Thatcher, che fu Primo Ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990, o un’Angela Merkel, in carica dal 2005 al 2021 in Germania. Anche da noi, tuttavia, alcune figure femminili sono ormai arrivate ad essere Ministri, come Marta Cartabia, e alcune altre ricoprono incarichi di primaria importanza finora attribuiti al solo genere maschile: e penso ad esempio a Elisabetta Belloni, prima donna a capo dell’Intelligence. Il cammino sulla parità di genere è un argomento all’ordine del giorno. Ed è arrivato il momento di cominciare a considerare seriamente anche le questioni di lessico. “Orsù dunque, Avvocata nostra...” recita il “Salve Regina” ed è una significativa parità di genere. Perché Presidente nazionale di AIDDA e non Presidentessa? Perché Ministro e non Ministra? Prefetto e non Prefetta? Cominciamo con questa nostra pubblicazione, almeno qui, a proporre un cambiamento lessicale a sostegno della parità di genere. La “forma”, spesso, è anche “sostanza”. Maschile e femminile sono termini reali che promuovono una vera parità di genere, anche nel linguaggio. Si sta facendo strada l’idea di una nuova coscienza e di un’etica più mirata al bene comune. In questo periodo di sgomento papa Begoglio è stato simbolo – non a caso – di fede e di speranza, anche quando da solo si è presentato fuori della basilica di S. Pietro forte e sicuro nella sua preghiera, sfidando la pioggia e il gelo della piazza vuota. Erano i tempi bui del lockdown. Ne siamo usciti – forse – rinnovati. Sì, l’umanità è in cammino, alla ricerca di una via migliore, senza violenza. Senza guerre e oppressioni di ogni tipo: da quella politica a quella del consumismo o dell’inutile e dannosissimo spreco. In Italia, l’istituzione di un Ministero per la transizione ecologica la dice lunga sugli errori che abbiamo fatto e che ancora facciamo contro la natura, il pianeta e la nostra stessa qualità di vita. Nelle pagine che seguono troverete i commenti delle amiche imprenditrici che raccontano come hanno potuto affrontare questi tempi di dura pandemia. Tutte, davvero, l’hanno fatto con forza e resilienza.
Orietta Marlvisi Moretti

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INTERVISTE ALLE SOCIE AIDDA
1. Antonella Aliuzzi. L’importanza di fare rete ............................. 15
2. Barbara Bertocci. Sogno e bellezza nella nostra vita ................. 19
3. Matilde Bocca Salvo. L’italianità è un valore aggiunto ............. 23
4. Margherita Boiero. Lavorare sempre sulla sostenibilità ............ 27
5. Paola Butali. La coesistenza di bellezza e lavoro ........................ 31
6. Anna Cannavacciuolo. Sfruttare la pandemia per migliorare ... 35 
7. Maria Grazia Cappelli. Dati vincenti: passione e qualità .......... 39
 
8. Ivana Ciabatti. Investimenti contro i periodi bui ...................... 43
9. Barbara Cittadini. Garantire la parità di genere ........................... 47
10. Maria Luisa Cosso. Migliorare l’organizzazione aziendale ..... 51
11. Maria Rita Cucchia. Offrire servizi innovativi e mirati ........... 55
12. Edy Dalla Vecchia. Comportamenti etici sempre, ovunque ..... 59
13. Chiara de Nipoti. Un rapporto sereno con i collaboratori ....... 63
14. Marisa Delgrosso. Fare rete fra donne ......................................... 67
15. Elisabetta Fabri. Il futuro del turismo e del made in Italy ....... 71
16. Marinella Fani. Consolidare i rapporti con la clientela .......... 75
17. Margherita Franzoni. Investire sulla qualità ............................ 79
18. Marta Ghezzi. Le sfide sono anche una risorsa .......................... 83
 19. Valeria Giaccari. Cogliere al meglio le opportunità ............ 87 
20. Linda Gilli. Le relazioni interpersonali in azienda ................ 91
  
21. Ornella Laneri. Costruire una nuova accoglienza .................... 95
22. Tiziana Lazzari. L’interdipendenza di economia e salute .......... 99
23. Patrizia Lusi. L’impegno a favore degli ultimi ............................. 103
24. Valentina Marchesini. Reinventarsi e adattarsi rapidamente .... 107
25. Dalila Mazzi. Adeguati alle esigenze del mercato ..................... 111
26. Giuseppina Murgia. Cambiare diversificando ........................... 115
27. Sara Nuzzaci. Flessibili e adattabili ai cambiamenti .................. 119
28. Alessandra Paglicci. Flessibilità, motivazione, curiosità ........... 123
29. Wanda Pandoli Ferrero. Valorizzare ogni fase della vita .......... 127
30. Evelina Pensa Dapueto. Il futuro ci appartiene ........................ 131
31. Danila Perillo. Vivremo un nuovo Rinascimento ..................... 135 
32. Ida Poletto. La ricerca dei valori ................................................... 139 
33. Maria Stella Reali. Apprezzare ogni momento della vita ......... 143 
 
 
 34. Lilli Samer. Nuove opportunità dall’imprevedibile ................... 147
35. Adriana Silvia Sartor. Ogni evento negativo ci reca un regalo ... 151
36. Maria Oliva Scaramuzzi. Credere nel tesoro Italia .................... 155
37. Angelika Schmid. Guadagnare anni di vita di qualità .............. 159
38. Nicoletta Spagnoli. Senza smarrire l’identità .............................. 163
39. Camilla Tolomei di Lippa. Formarsi una visione cosmopolita ... 167
40. Sabrina Tonti. Da un male, un bene .............................................. 171
41. Claudia Torlasco. Un vero gioco di squadra ............................. 175
42. Thes Tziveli. Un’attenta conoscenza del mondo ...................... 179
43. Maria Bonaria Pisu Murgia. Trovare sempre la giusta soluzione ... 183
44. Viviana Vanni Federighi. Creare un sogno di armonia ............. 187
45. Rosi Zuliani Sgaravatti. Il ritorno consapevole alla natura ........ 191
46. Orietta Malvisi Moretti. Quasi un’intervista ................................. 195